Se un pomeriggio di primavera un delitto
Spaziando tra i generi letterari, Il corpo narrato ha aperto i lavori partendo da un filone che analizza da un punto di vista particolare la corporeità: il genere giallo, in cui è spesso la scoperta di un corpo ad innescare il racconto. Il primo incontro, intitolato Se un pomeriggio di primavera un delitto, si è svolto il 27 maggio 2022 presso gli spazi di Fondazione Casa Delfino Onlus. L’evento ha visto come protagonista il giallista Stefano Sicardi, Professore Emerito, già Presidente del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche di Cuneo, che ha dialogato con Vanna Pescatori, giornalista de La Stampa, Gianni Martini, giornalista, già responsabile de La Stampa Cuneo, e Mauro Mantelli, Consigliere del Cespec.
Prendendo spunto dal primo romanzo di Sicardi, Lo Strument. Romanzo piemontese (ed. Araba Fenice, 2019), i quattro hanno esposto una serie di riflessioni legate al corpo analizzando i protagonisti e i personaggi più caratteristici di questa vicenda di provincia, che, attraverso le storie di alcune famiglie borghesi, tra compravendite di case e terreni (lo strument, infatti, è il termine in dialetto utilizzato per il rogito notarile), matrimoni di interesse ed eredità contese, dà uno spaccato del Piemonte di metà Novecento. Rimanendo in provincia, il dibattito si è spostato su un altro personaggio, perfettamente caratterizzato da Sicardi, l’avvocato Pasquero, stimato e affermato avvocato di quella che sembrerebbe essere la vicina Mondovì. Continuano, così, le riflessioni sulla corporeità, a partire dalla fisicità vera e propria fino agli aspetti più strettamente psicologici, che emergono dall’analisi dei personaggi coinvolti nelle prime quattro indagini dell’avvocato Gregorio Pasquero, La scomparsa di Ludovica (ed. Araba Fenice, 2020), Extralarge in ateneo (ed. araba Fenice, 2021) e Onore all’antiquario (ed. Araba Fenice, 2022).